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Sauca: la purezza

Scritto da Elena Cassinelli il 11 Novembre 2019

Negli Yoga Sutra di Patanjali, agli Yama seguono gli Niyama.

Gli Niyama sono considerati, così come gli Yama, delle regole di comportamento, ma a differenza di quest’ultimi, che indicano come comportarsi con gli altri, gli Niyama hanno un carattere più intimo.

Il primo Niyama è Sauca (o Saucha) e significa purezza.

Purezza del Corpo

La parola Sauca deriva dalla radice suc che significa lavare e purificare.  E’ importante quindi mantenere il nostro corpo salubre e pulito, esteriormente attraverso le normali pratiche di igiene personale. Diventa però fondamentale purificare il nostro corpo dall’interno, con le varie pratiche di purificazione dell’Hatha Yoga (detti anche Kryas). La pulizia del corpo si pratica anche attraverso i cibi che consumiamo, la cui produzione non deve aver causato sofferenza ad altri esseri viventi*.

*si vuole precisare un elemento caratteristico della filosofia indiana. Sebbene la non-violenza sia un concetto fondamentale, si è tuttavia consapevoli che non è possibile vivere una vita senza nuocere ad altri esseri viventi (ad esempio travolgere i moscerini mentre stiamo guidando l’auto). Bisogna trovare un punto di equilibrio, cercando di vivere senza causare sofferenza quando non è necessario.

Purezza della mente

Oltre alla pulizia del corpo (interiore e esteriore), di grande importanza è la pulizia della mente. Questa si traduce nella coltivazione di pensieri positivi, che generano gentilezza, amore e pace. Lasciamo fluire via, invece, i pensieri negativi sia nei confronti degli altri che nei nostri confronti, violenti, distruttivi, i giudizi, l’invidia. Bisogna ricordare che l’energia fluisce dove portiamo l’attenzione: se la nostra mente è costantemente focalizzata su pensieri negativi, questi prima o poi si concretizzeranno.

Purezza nella nostra casa

La nostra casa riflette il nostro mondo interiore. Una casa sporca e disordinata, riflette un mondo interiore e una mente caotica. E’ importante mantenere l’ambiente in cui viviamo pulito e puro. Impegniamoci a dedicare qualche ora a settimana alla pulizia della casa, eliminiamo tutto ciò che non ci serve. Purifichiamo l’ambiente con lampade di sale, bruciando incensi naturali, o salvia bianca, usando oli essenziali negli appositi diffusori.

Purezza nella nostra pratica

L’ambiente dove pratichiamo yoga dev’essere pulito. Cerchiamo di fare ordine prima della pratica, passiamo l’aspirapolvere e bruciamo un incenso per purificare l’ambiente. Saucha nella pratica significa anche approcciarsi allo Yoga senza aspettative, con una mente purificata, senza condizionamenti da parte dell’ego. Ricordiamoci che quando eseguiamo un’asana, non siamo noi ad eseguirla, ma diventiamo vettori dell’energia divina.

Namastè.

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(Image Via https://indiyogastudios.com/)