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Meditazione: cos'è e quali sono i suoi benefici
Scritto da Elena Cassinelli il 09 Gennaio 2019
La parola “meditazione” deriva dal latino meditare, che significa “fermare a lungo e con intensa concentrazione spirituale la mente sopra un oggetto del pensiero”.
Nello Yoga la meditazione gioca un ruolo fondamentale: infatti lo Yoga nasce essenzialmente come pratica meditativa e quasi per nulla fisica. Negli stili di Yoga definiti “antichi” erano praticate solo 4 asanas (o posizioni fisiche), identificate con le posizioni da assumere durante la meditazione.
Per comprendere al meglio cos’è la meditazione bisogna partire dalla struttura della nostra mente.
I 3 livelli della mente
Ai suoi tempi, Freud classificò la nostra mente in 3 livelli: mente conscia, subconscia e inconscia; tale classificazione riprende la divisione della mente in inferiore, intermedia e superiore elaborata dagli yogi più di 2000 anni fa.
Mente conscia o inferiore
La mente conscia è il mezzo attraverso il quale comunichiamo con il mondo esteriore. Rappresenta la nostra capacità di prendere decisioni e di agire in maniera consapevole (ad esempio, decidere di andare a fare la spesa, spostare il telefono, ecc). Attraverso la mente conscia immagiamo ciò che non è reale (sognare ad occhi aperti oppure creare preoccupazioni per il futuro) e mandiamo gli “input” al nostro subconscio.
Mente subconscia o intermedia
Il subconscio è quel livello che registra tutte le informazioni che assimiliamo durante la nostra vita. Possiamo immaginarlo come un registratore che registra tutto ciò che gli viene comunicato: sia gli input che noi gli diamo attraverso la mente conscia, sia le informazioni che gli altri ci riportano (a scuola, in ambito famigliare, al lavoro, etc). E’ la sede delle nostre paure, insicurezze e dei nostri pregiudizi. Il subconscio ci permette di ripetere in automatico determinate azioni che sono diventate abituali (guidare la macchina, affettare le verdure, ecc). Dall’altro canto il subconscio ripete tutti i pattern negativi propri dell’ambito socioculturale che ci appartiene, ad esempio: che tutto andrà male, che ci ammaleremo, che non valiamo abbastanza, che per essere felici dobbiamo avere tanti soldi, ecc.
Una caratteristica importante del subconscio è che non distingue tra realtà e immaginazione: per cui quando immaginiamo un evento negativo il subconscio lo registra come realmente accaduto, al contrario quando seguiamo una meditazione guidata con elementi positivi, il subconscio accetta il fatto come realmente accaduto.
Mente inconscia o superiore
E’ la sede della nostra vera essenza, l’ambito dell’intuizione e dell’ispirazione. E’ la fonte di conoscenza pura, innata e profonda ed è dove le esperienze trascendentali avvengono. Non possiamo accedere all’inconscio in maniera volontaria, ma solo attraverso la meditazione o altri stati alterati di coscienza.
Che cos’è la meditazione
La meditazione è una tecnica ancestrale che favorisce la salute, intesa come uno stato di equilibrio mentale, fisiologico e fisico.
La meditazione consiste nel fissare la nostra attenzione su un pensiero specifico, in modo da mettere a “tacere” il nostro subconscio. Quest’ ultimo lo possiamo identificare con quella voce che ci parla constamente ripetendoci cosa dobbiamo o non dobbiamo fare seguendo dei modelli comportamentali ben definiti (bisogna guadagnare di più, bisogna comprare il telefono nuovo, ecc).
Mettendo il registratore del subconscio in pausa, possiamo finalmente accedere al nostro inconscio e, quindi, alla fonte di sapere innato e alla nostra energia creativa.
Meditando possiamo trascendere i diversi livelli della nostra mente, arrivando, infine, a trascendere anche la mente superiore. Ciò significa smettere di identificarsi con il proprio Ego, con l’Io; sperimentiamo l’estasi e la beatitudine dell’unione con tutto l’Universo. Durate quest’unione, la verità viene rivelata.
Quale verità? La verità che noi siamo un tutto con l’Universo, siamo parte di un grande organismo vivente. Così come il cuore fa parte del nostro corpo, noi siamo una piccola molecola nell’immensità infinita dell’universo.In questo tutto senza distinzioni, l’uso della violenza (verbale, fisica o indiretta) diventa superfluo: quando facciamo del male ad un altro essere vivente o al nostro pianeta, in realtà lo stiamo facendo a noi stessi.
La verità che la realtà come la creadiamo è maya, illusione.
Inoltre, attraverso la meditazione possiamo riprogrammare e controllare il nostro subconscio, sostituedo i pattern negativi che ci ripetiamo con un diagolo interiore più sereno ed equilibrato.
I benefici della meditazione
Il primo studio estensivo sui benefici della meditazione fu condotto da dottor Richard Benson, professore e medico della Harvard Medical School. Durante la sua ricerca, cominciata negli anni 70 e durata all’incirca un decennio, il dottor Benson potè constatare che una pratica costante di meditazione ha diversi effetti benefici. Si rivelò particolarmente benefica per trattare casi di: ipertensione, colesterolo, ansia, depressione, stress, problemi cardiaci, lombalgie, sindrome del colon irritabile, ulcere, fibromialgia, disordini da stress post-traumatico e psoriasi.
Un altro studio condotto dal professor Richard Davidson, professore di Psichiatria dell’università del Wisconsis, mostra come la meditazione allevia i sintomi di pazienti con diversi tipi di malattie croniche. Ma non solo; si avrebbero effetti benefici anche sul sistema immunitario. Le persone che meditano quotidianamente si ammalano di meno, sia di influenza, che di malattie arteriosclerotiche o cancro.
Purtroppo, gli studi sui benefici della meditazione sono molto limitati. Infatti tali studi devono essere condotti nell’arco di decenni per valutare gli effettivi benefici della pratica meditativa e sono, quindi, molto costosi e difficili da intraprendere. Inoltre, i fattori da prendere in considerazione sono diversi e non sempre di natura oggettiva: quante ore si medita, per quanti giorni e il tipo di meditazione seguita.
Concludendo
Una cosa è comunque certa: la meditazione ci insegna a vivere nel momento presente, ad essere coscienti del “qui ed ora“. Nella società moderna perdiamo il contatto con il presente, viviamo proiettati nel futuro, viviamo in costante preparazione per un domani che non arriva mai. Futuro e passato sono invenzioni umane, non esistono; tutto ciò che abbiamo è il momento presente.
Quando sviluppiamo consapevolezza siamo pervasi da una sensazione di felicità e leggerezza. Il mondo cessa di essere un luogo ostile dove dobbiamo combattere per la nostra sopravvivenza. Diventa invece un posto magico, dove tutto è possibile.
Quando impariamo a controllare la nostra mente, a scegliere i pensieri da coltivare e quelli da scartare, coltiviamo anche la fiducia in noi stessi e negli altri.
Diventando consapevoli di noi stessi, dei nostri limiti e delle nostre forze, diventiamo anche più compassionevoli ed empatici nei confronti del prossimo. Una pratica costante di meditazione ci aiuta a sostituire atteggiamenti aggressivi, con atti di amore incondizionale.
Generalmente si pratica la meditazione al termine delle lezioni di Yoga.
Namastè!
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(Image via www.influencive.com)