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Cinque falsi miti sullo Yoga

Scritto da Elena Cassinelli il 28 Gennaio 2022

Lo Yoga è una disciplina millenaria che per secoli è stata tramandata solo oralmente e il suo insegnamento non è mai stato “uniforme”. Infatti non si può dire che esista un solo e vero yoga, ci sono tante scuole che seguono Maestri differenti, anche se gli insegnamenti alla base di tali scuole possono ricondursi a un’unica fonte.

Con l’esplosione della popolarità dello Yoga e con il suo arrivo in Occidente, si sono però moltiplicati i falsi miti al riguardo di questa meravigliosa disciplina.

I fasi miti, o percezioni erronee, più comuni sullo Yoga sono i seguenti:

Non si può praticare yoga durante le mestruazioni.

Falso. Non c’è nessuna ragione anatomica, né più sottile che avvalori la tesi secondo cui una donna con il ciclo non possa praticare yoga. A livello fisico la pratica può portare grandi benefici, come: alleviare i dolori dovuti a crampi e rigidità muscolari o articolari,  spesso legati a questa fase del ciclo. È ovvio che ogni corpo è differente e questa unicità va rispettata.  Buona prassi è quella di adattare la pratica di Yoga, magari sostituendo lezioni fisicamente intense a lezioni più dolci e introspettive.

Non si può praticare Yoga durante la luna piena.

Anche questo è un mito da sfatare. La pratica durante la luna piena non ha effetti collaterali, anzi! Durante la luna piena tendiamo a essere più irascibili e irrequieti, quindi una buona pratica non farà altro che aiutarci a ritrovare l’equilibrio psicofisico.

Non posso praticare Yoga se sono in stato di gravidanza.

La pratica di Yoga in gravidanza aiuta a preparare il corpo (bacino e pavimento pelvico) al momento del parto, aiuta la futura mamma a rilassarsi e a connettersi con il suo bambino. Se non si è mai praticato Yoga è meglio astenersi dalla pratica per i primi 3 mesi; se invece si ha alle spalle qualche anno di pratica si possono tranquillamente continuare le lezioni anche nel primo trimestre. Qualora ci si trovi in stato interessante è fondamentale, soprattutto nei primi 3 mesi, avvisare l’insegnante in modo tale che possa adeguare la pratica alle esigenze del corpo.

Lo Yoga è solo per i giovani.

Idealmente, per mantenere il corpo in salute, bisognerebbe cominciare a praticare da giovani. Quando questo non è possibile, possiamo cominciare a praticare a ogni età! È proprio andando avanti con gli anni che cominciano a manifestarsi acciacchi e dolori, tutti più o meno facilmente risolvibili con gli asana e gli esercizi di respirazione. Anche la meditazione è benefica: aumentando gli anni, aumentano le preoccupazioni. Coltivare una mente stabile e ferma è il primo passo per imparare ad affrontare al meglio le difficoltà.

Per praticare Yoga bisogna essere flessibili.

Quando ho cominciato a praticare Yoga ero relativamente giovane eppure ero rigida come palo! Sfatiamo il mito che la flessibilità possa essere un requisito o anche un obiettivo della pratica: l’obbiettivo dello yoga (se proprio dobbiamo trovarne uno) è quello di imparare a vivere nel presente ed essere più felici!

Con pazienza e dedizione, le tensioni del corpo si scioglieranno e di conseguenza anche quelle mentali. È fondamentale imparare a praticare con dolcezza, riconoscendo i nostri limiti.

Da ultimo, lo Yoga non è assolutamente una religione. Con la parola yoga si può indicare sia un insieme di pratiche che conducono alla liberazione, sia il fine di tali pratiche (lo stato di Yoga, in cui le fluttuazioni mentali sono annientate).

Namasté!

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