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Prana: la forza vitale
Scritto da Elena Cassinelli il 16 Dicembre 2020
Il prana è l’energia vitale che scorre nel nostro corpo, che ci dona la vita. Il termine viene spesso ed erroneamente tradotto come respiro, anche se la traduzione più consona sarebbe “soffio vitale“.
Infatti l’energia vitale, prana, comincia con il primo respiro e termina con l’ultima esalazione prima di lasciare l’esistenza terrena.
Il prana è quella energia che ci mantiene vivi, che fluisce nel nostro corpo e nei centri energetici o chakra. Questa energia non è parte del corpo materiale (come il sangue, o gli organi interni), ma fa parte del corpo casuale, non è quindi tangibile, né visibile. Eppure spesso ci capita di sentirci pieni di energia o al contrario, di sentirci scarichi e letargici.
Il prana fluisce nel nostro corpo attraverso i cosiddetti vayu, o canali che sono in tutto 5. Nello Yoga e nell’Ayurveda blocchi nel flusso di prana, nel lungo periodo e se persistenti, portano alla nascita della malattia del corpo fisico. Per cui, per mantenere la salute e il benessere è necessario mantenere il flusso di prana costante.
Come assumiamo il prana?
Assimiliamo l’energia vitale o prana in maniera diversa.
Attraverso il respiro: la respirazione e l’aria sono fondamentali per la nostra sopravvivenza. Se respiriamo bene, profondamente, ossigeniamo tutti i tessuti oltre a quelli polmonari. Quando l’ aria è pulita ha una carica di prana maggiore rispetto all’aria inquinata.
L’energia vitale viene assunta anche grazie alle persone. Infatti ogni persona ha una specifica carica di prana: c’è chi ne ha in abbondanza, chi invece tende a scarseggiare di prana. Le frequentazioni con le persone ad alta carica di prana ci fanno sentire rigenerati. Al contrario coloro che hanno una bassa carica di prana ci lasciano spossati e completamente privi di energia.
Il prana viene assunto anche attraverso il cibo, vettore e portatore anch’esso di energia vitale. Per questo motivo è molto importante non assumere cibo che abbia causato dolore ad altri esseri viventi. Va quindi evitato il consumo di carne, uova, pesce e formaggi, ma anche di quei vegetali raccolti o coltivati da persone in condizioni di caporalato o quasi schiavitù.
La pratica di Yoga e in particolare la pratica dei pranayama è una fonte di prana. Dopo lo Yoga generalmente ci sentiamo rigenerati sia nel corpo che nella mente.
Infine, una fonte infinita di prana è la natura: camminare in un bosco, vicino ad un fiume, su una spiaggia (poco affollata) o in montagna ci ricarica, donandoci energia vitale. È quindi molto importante difendere la natura, riducendo il nostro impatto ambientale e compiendo quelle scelte politiche in difesa dell’ambiente.
Namastè.
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Image via www.resonantmind.org